lunedì 11 ottobre 2010

Suore, skeletors, Rebecca Hall come direttore... la mia banca è differente.


Non ho ancora avuto modo di vedere Gone Baby Gone, il primo film diretto da Ben Affleck, accolto favorevolmente da critica e pubblico, ma dopo aver visto The Town devo concordare sul fatto che sia molto meglio come sceneggiatore e regista che come attore. Devo anche dire che ho trovato il film meno bello di come si dice in giro nonostante i pregi siano di gran lunga superiori ai difetti. 

Tratto da un romanzo di Chuck Hogan, è la storia di una banda di rapinatori di Charlestown, nei sobborghi di Boston, che durante un colpo in banca prende in ostaggio la bella direttrice per favorirsi la fuga e la rilascia subito dopo. Un membro della banda, interpretato dallo stesso Affleck, segue la donna per assicurarsi che non possa identificarli e finisce per innamorarsene. Ma un implacabile agente dell'F.B.I. è sulle loro tracce. 

Il film funziona bene e fila via che è una bellezza. La regia ha ritmo, la sceneggiatura regge, i personaggi sono ben approfonditi ed interpretati da un cast ottimo ed affiatato. Ma è tutto già visto e poco originale. Man mano che la pellicola procede si ha la sensazione di assistere all'ennesima replica di una rappresentazione di pregevole qualità. Nei momenti in cui ci si aspetterebbe un colpo di scena o un intreccio più complesso, il film si dipana in modo forse troppo lineare e prevedibile. 

La protagonista femminile, interpretata da Rebecca Hall, seppure ben tratteggiata risulta troppo ingenua. E la città, che dovrebbe essere la vera protagonista del film, una sorta di entità vivente in cui i personaggi sono intrappolati in una lotta per la sopravvivenza, svolge questa funzione solo in parte, restando perlopiù sullo sfondo. 

Usando un po' più di accortezza poteva venir fuori un vero capolavoro ma si tratta comunque di un film robusto ed esemplare sotto molti aspetti, che merita di essere visto e che riconcilia con il buon cinema in questi tempi di mediocrità.


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