I rimandi all'opera letteraria di Matheson sono inevitabili.
Futuro prossimo. Il mondo è dominato dai vampiri (non quelli di Twilight per fortuna). L'umanità è quasi totalmente estinta e braccata dai succhiasangue per evidenti motivi nutrizionali. Ma le riserve di plasma sono agli sgoccioli e una grande società farmaceutica cerca di creare un surrogato.
Uno dei ricercatori, il protagonista della storia, interpretato da Ethan Hawke, è ast-"emo" (questa l'ho inventata io :D) una virtù che rischia di trasformarlo in uno dei mostri malnutriti che si nascondono nei sotterranei della città. Il fratello, peraltro, è uno dei marines-cacciaumani mentre il capo dell'azienda (Sam Neill) è un filo-vampirista (si dice così?) con una figlia umana, ribelle e gnocca.
Quando il protagonista incontra un gruppo di superstiti umani scopre che tra loro c'è un ex-vampiro (Willem Defoe) tornato normale dopo aver trovato fortuitamente una cura. E cominciano i casini.
Niente di nuovo sotto il sole (metafora non casuale), ma il film si lascia guardare ed ha un bel po' di pregi. Un'ora e mezza serrata e mai noiosa, bravi gli attori, splatter-gore come si deve, effetti visivi di ottimo livello, evitata una prevedibile storia d'amore.
Un paio di scene da antologia: vampiri mostruosi in catene trascinati alla luce del sole dai carri armati per essere giustiziati e uno scontro apocalittico tra i marines vampiri e quelli curati.
Ah, la figlia gnocca di Sam Neill è lei
Peccato che duri poco.
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