venerdì 12 marzo 2010

Se gli angeli non hanno sesso, perché hanno nomi maschili?


Io purtroppo non sono un angelo e mi sono fatto due palle così. 

Un film brutto. Ma aiutatemi a dire brutto. 

Dio s'è stufato dell'umanità e invece di mandare un diluvio universale invia una frotta di angeli guidati da Gabriele. Quello che non si spiega è per quale motivo Gabriele se ne vada in giro con le sue alucce e una mazza ferrata rotante a batterie comprata a Mediashopping mentre gli altri devono possedere gli umani con effetti simili a quelli dei deadites di Evil Dead

L'arcangelo Michele non ci sta e scende a proteggere la solita ragazza sedotta e abbandonata incinta del nuovo Gesù Cristo. 

Dov'è che resistono? 

Nel bel mezzo di una metropoli? 

In una centrale di polizia? 

In una base militare con un battaglione di marines al loro fianco? 

No, in una tavola calda in pieno deserto con un manipolo di imbecilli stereotipati: l'avanzo di galera che cerca di tornare dal figlio, il ciccione che ha fede cieca in Dio ed è il primo a schiattare, la mignottella in conflitto generazionale con i genitori puzza-sotto-il-naso, il fallito proprietario del locale, interpretato da Dennis Quaid che è riuscito nell'impresa di scendere più in basso di G.I. Joe, ed il figlio buono buono e dall'anima candida che proteggerà immancabilmente la donzella. 

Scene d'azione involontariamente comiche, dialoghi di una banalità immane, sceneggiatura inesistente. Paul Bettany sprecato. 

Se Dio è stufo dell'umanità può tranquillamente riempire le sale di questi film ed il gioco è fatto.


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