domenica 30 maggio 2010

Griffin, attenti: i Simpson sono tornati


Da ormai otto anni, la Fox è il terreno di scontro delle due famiglie più politicamente scorrette del mondo della tv, I Simpsons di Matt Groening e I Griffin di Seth McFarlane. Per circa un decennio e mezzo la cricca di Homer e Bart ha dominato incontrastata nell'etere diventando un vero e proprio fenomeno di costume. Poi sono arrivati i Griffin ed è cambiato tutto. In poco tempo, Peter e famiglia, approfittando anche della stanchezza dei Simpson, ormai adagiati sugli allori, si sono accaparrati le preferenze del pubblico forti di una freschezza, di una genialità e di una cattiveria assolutamente fuori del comune. 

Qualche frecciatina da Springfield ai rivali di Quahog è arrivata. Basti ricordare l'episodio di Halloween dei Simpsons in cui Homer veniva clonato e, tra le sue numerosissime copie, figurava Peter Griffin. Insomma il tono era da "...e nun ce vonno sta'". Ma alla fine hanno dovuto starci eccome ed arrendersi all'evidenza: i Griffin erano avanti. Almeno fino a quest'anno. 

Eh, sì, perché quest'anno i Simpsons hanno rialzato la testa e lo hanno fatto proprio in occasione del ventennale, festeggiato con un divertente speciale celebrativo di un'ora. Se la stagione era partita senza grossi acuti e con degli episodi destinati a finire nel dimenticatoio, è riuscita poi a dare uno splendido colpo di coda nella seconda parte tornando alla verve e alla brillantezza delle origini. 

Un esempio su tutti. L'episodio che vede i Simpsons andare in viaggio in Israele (trasmesso, peraltro, la settimana di Pasqua) costellato di autentiche perle dissacranti, come Bart che fa lo skate sul Muro del Pianto o Homer che schiaccia un pisolino nella grotta della natività. 

Da non perdere anche l'episodio in cui le forze dell'ordine decidono di monitorare tutta Springfield. Uno dei migliori esempi di satira che mi sia capitato di vedere in questi ultimi tempi. 

Insomma, i Simpsons sembrano assolutamente decisi a riprendersi lo scettro di serie animata regina del tubo catodico. Non che I Griffin stiano a guardare, intendiamoci, ma in questa stagione hanno perso qualcosina e qualche colpo non è andato fino in fondo. 

Ad esempio, la puntata in cui Peter e compagnia vanno alla ricerca della fonte di tutte le barzellette sporche è assolutamente imbarazzante per mancanza di idee. Vera protagonista della serie sembra essere ormai diventata la premiata coppia formata da Brian e Stewie, tanto amata da essersi guadagnata, da qualche stagione a questa parte, un episodio tutto per loro che quest'anno ha fatto da season premiere e li ha visti ruzzolare qua e là tra differenti, spassosissime realtà parallele. 

I due sono stati protagonisti anche del 150° episodio speciale della serie nel quale sono rimasti rinchiusi in una camera blindata dove Brian è stato costretto a pulire il sederino e il pannolino di Stewie con la lingua. E gli sceneggiatori sembrano essersi accaniti sul povero Brian visto che nella puntata successiva è andato a letto con la madre di Quagmire solo per scoprire che si trattava del padre operato. 

Sono mancate questa stagione anche le spassosissime clip e le numerose citazioni da Star Wars che sono diventate il marchio inconfondibile della serie. In compenso ci hanno regalato il gioiello Something, something Dark Side, parodia de L'Impero Colpisce Ancora, sequel di Blue Harvest, a sua volta parodia di Una Nuova Speranza

Le creature di McFarlane godono inoltre di un bel po' di rinforzi. Dopo American Dad, che pur non avendomi mai convinto del tutto va avanti a gonfie vele, è arrivato il buonissimo The Cleveland Show, spin-off de I Griffin che a tratti sembra la caricatura de I Robinson, più incentrato sulla satira sociale americana che su quella politica o televisiva. 

Ma lo svantaggio numerico della squadra Groening è destinato ad accorciarsi. A fine mese, infatti, dopo cinque stagioni trionfali e quattro film in dvd, torna Futurama con una dozzina di episodi inediti. 

Sono proprio curioso di vedere come va a finire e quale serie, alla lunga, scomparirà per prima dagli schermi. Per adesso mi godo lo spettacolo. E, se non siete d'accordo, ciucciatevi il calzino.

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