venerdì 28 maggio 2010

"Il tuo canto è così bello da far esplodere gli uccelli."


Si conclude con questo quarto capitolo la saga di Shrek che ha rivoluzionato, soprattutto nei contenuti narrativi, il cinema d'animazione portando comicità irriverente e politicamente scorretta in un tipo di prodotto fino a dieci anni fa molto edulcorato sotto tutti i punti di vista. 

Quest'ultimo episodio non ha la freschezza e la brillantezza del primo ma non è neanche piatto e privo di idee come il terzo, anzi, ritrova brio e ritmo. Shrek è stressato dalla vita domestica ed ha nostalgia di quand'era un temutissimo orco evitato da tutti. Come si suol dire: "Sta' attento a ciò che desideri perché si potrebbe avverare", così il nostro stringe un mefistofelico patto con il perfido Tremotino che naturalmente lo esaudisce in modo contorto catapultandolo in una realtà alternativa. 

Qui Shrek non è mai nato, Tremotino è ovviamente il sovrano del regno, Fiona è a capo di un'armata di orchi ribelli, Ciuchino fa l'autoradio per la carrozza delle streghe e il Gatto con gli stivali è ingrassato da fare schifo. Geniale il Pifferaio di Hamelin in versione cacciatore di taglie. 

La parte avventurosa e gli sketch comici sono ben bilanciati e le esilaranti gag d'azione sono esaltate dal 3-D. 

E' un film non eccezionale ma gradevolissimo e spassoso con una morale semplice ma convincente.


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