lunedì 1 novembre 2010

Zack Snyder ha le palle.


Ha avuto il coraggio di esordire con il buonissimo remake di un'icona horror intoccabile, e comunque inarrivabile, come Zombi di Romero; non si è tirato indietro di fronte alle trasposizioni delicatissime di due graphic novel cult, 300 di Frank Miller e Watchmen di Alan Moore, con risultati quantomeno ottimi. Ora, in attesa di un'opera estrema come Sucker Punch e di quel progettino che è Superman, un personaggio che farebbe tremare i polsi a chiunque, Snyder porta sullo schermo, in un unico lungometraggio, i primi tre volumi della saga fantasy I Guardiani di Ga'Hoole, scritta da Kathryn Lasky e illustrata da Richard Cowdry. 

Un film d'animazione per adulti e, in quanto tale, estremamente rischioso per l'incerta risposta del pubblico. Qui non abbiamo panda ciccioni che fanno kung-fu, scoiattoli che inseguono le ghiande o un branco di animali rincoglioniti dello zoo che finiscono in Madagascar. Si tratta invece di un mondo estremamente cupo, di gufi buoni contro gufi cattivi, pipistrelli schifosi, battaglie all'ultimo sangue, scontri fratricidi, vendette e tradimenti. Insomma, dramma, epica e tragedia. 

Gli animali e l'ambientazione sono incredibilmente realistici, forse in un modo che non si era mai visto finora in un film d'animazione, creati dalla Animal Logic, la stessa casa di produzione di effetti visivi digitali che ha realizzato Happy Feet, molto simile sia nell'aspetto che nel tono. 

Le sequenze dei gufi in volo sotto la pioggia o la bufera di neve sono altamente suggestive, sottolineate da un'evocativa colonna sonora, e rese ancor più coinvolgenti dal 3D. 

É un bel film e si lascia seguire ma l'impianto narrativo è abbastanza classico, risulta un po' troppo lineare nella seconda metà e verte ad un finale piuttosto scontato. Lo spettacolo visivo, comunque, vale il prezzo del biglietto.


Nessun commento:

Posta un commento