Pare proprio che il regista di Leon e Nikita si sia ormai convertito ai film per ragazzini. Dopo le due pellicole sui Minimei, e il terzo in arrivo, ecco la trasposizione del fumetto di Jacques Tardi, che non sarebbe affatto un'opera puerile ma il regista ha optato per una rilettura molto più fantasiosa e barocca, ai limiti del kitsch, che ha trovato il consenso di buona parte della critica.
Non il mio.
Adele, scrittrice-giornalista investigativa, qui diventa una sorta di Indiana Jones in gonnella molto più moscia della controparte fumettistica. I personaggi di contorno sono grotteschi, sopra le righe e danno vita a gag stupidissime che neanche nelle comiche di Stanlio e Ollio.
La trama è un pasticcio noiosissimo, dialoghi preconfezionati, effetti visivi appena decenti.
Stucchevole e insopportabile.
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