domenica 30 gennaio 2011

Mai mollare.


Messaggio semplice, forse anche banale, ma che è da sempre l'avvincente filo conduttore dei film sul pugilato, l'unico sport che ha davvero successo sul grande schermo, da Rocky a Cinderella Man passando per Million Dollar Baby. E anche stavolta la vera storia dei due fratellastri Mickey Ward e Dickie Ecklund funziona alla grande meritandosi sette nomination agli Oscar. 

Se sono assolutamente meritate le candidature per il miglior film, per la regia ben ritmata, altamente realistica e punteggiata di trovate ironiche di un sorprendente David O'Russell, per il montaggio e la sceneggiatura, è però il cast a sorreggere la pellicola con delle interpretazioni straordinarie. 

Christian Bale dà vita alla più grande performance della sua carriera sottoponendosi ad una metamorfosi psicofisica totale per il ruolo di Dickie, ex-pugile devastato dalla droga, combinaguai, ma con un cuore enorme ed una visione sportiva ancora limpida, allenatore negligente del fratello più giovane. 

La carriera di Mickey, che ha il volto di Mark Wahlberg, non riesce a decollare e, oscurato dal fratello sciagurato, si ritiene un'eterna delusione. A fargli da manager è invece la madre Alice, un'immensa Melissa Leo che tira fuori tutta la sua grinta di donna iperprotettiva, nevrotica, malata d'amore per i suoi figli ed intollerante verso le intrusioni extrafamiliari nei loro affari sportivi. 

Dopo l'ennesima batosta, Mickey prende in considerazione l'idea di staccarsi da loro. Dickie tenta di risolvere la cosa ma finisce per peggiorare la situazione causando un tafferuglio con la polizia che termina col suo ennesimo arresto e con un grave infortunio alla mano per il fratello. Come se non bastasse, un documentario televisivo getta fango sulla loro famiglia. 

Proprio quando i due sembrano aver toccato il fondo, però, iniziano a reagire. Mickey ricomincia a combattere sostenuto dall'amore per la barista Charlene, la splendida Amy Adams, che lo invita a riconsiderare la sua situazione tirandosi addosso le ire di Alice per la sua intromissione. 

I quattro attori principali sono stati nominati tutti ai Golden Globes con le vittorie di Bale e Melissa Leo che sono effettivamente superiori ai colleghi. Nella cerchia degli Oscar è rimasto fuori solo Wahlberg. Mi preme precisare che Bale è stato nominato come miglior attore "non protagonista" ma, come avrete capito, il film segue la storia di entrambi i fratelli in modo assolutamente equanime. 

La vera lotta di Mickey e Dickie sarà contro le incomprensioni e gli egoismi individuali, circondati da una società abituata a puntare il dito e a giudicare il prossimo con troppa leggerezza. 

Una vicenda umana, prima ancora che sportiva, tratteggiata con grande sensibilità e sincerità, tesa ad un epilogo che potrà sembrare scontato o buonista ma che, trattandosi di una storia vera, risulta fin troppo straordinario.

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