domenica 27 febbraio 2011

Norton, De Niro, Jovovich. Tutto il resto è noia.


Robert De Niro è Jack, un supervisore per la libertà vigilata che non ha fede in niente, né in Dio, né in se stesso, né tantomeno nel prossimo, un uomo che ha intrappolato la moglie in un matrimonio orribile. 

Edward Norton è Stone, il detenuto alla ricerca di un percorso spirituale che tenta di convincerlo di essere cambiato per uscire dal carcere. 

Milla Jovovich è Lucetta, la moglie di Stone che circuisce Jack per convincerlo a liberare il marito. 

Loro tre sono superbi, intensi e convincenti. La sceneggiatura fa acqua. 

Diretto da John Curran, il film è stato un flop clamoroso e comprensibile in USA ed è uscito qualche settimana fa in Italia solo in dvd, costituito da una sfilza di dialoghi che, seppure sorretti da un cast così sontuoso, dopo un'ora iniziano a strapparti qualche sbadiglio tra pretese filosofico-religiose che lasciano il tempo che trovano, un intreccio pigro con qualche risvolto campato per aria, rapporti interpersonali poco credibili ed una risoluzione inefficace. 

Debole.

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