lunedì 7 marzo 2011

"Cosa succede se si sceglie di esistere solo in un realtà che creiamo noi stessi?"


Russell Crowe ed Elizabeth Banks sono una coppia felicemente sposata e con un figlio. Un giorno lei viene arrestata per omicidio. Tutti sono convinti che sia colpevole (anche il pubblico) e l'unico che si ostina a negare l'evidenza e a non voler credere alle accuse è il marito. Disperato, inizia a pianificare una complicata evasione. 

Dirige Paul Haggis, sceneggiatore premio Oscar per Crash oltre che autore di alcuni ottimi script per Eastwood (Million Dollar Baby per dirne uno), degli ultimi due 007 e dell'ultimo Terminator. Qui il film funziona abbastanza bene nella prima parte, barcamenandosi tra il dramma e il thriller, con il protagonista che deve addentrarsi nel mondo della malavita dovendo fare i conti con la sua natura di uomo onesto. 

Nella seconda parte la pellicola scade in un action scontato, scopiazzando male Il Fuggitivo, con trovate pretestuose, atteggiamenti poco credibili da parte dei personaggi e risvolti che scadono nella banalità più assoluta distruggendo tutta la struttura impostata nella parte iniziale. E finisce anche per essere troppo lungo. 

Timidissima la colonna sonora di Danny Elfman. Il grandissimo Liam Neeson ha solo un cameo e anche Gliviuccia è sprecata 


ed è il crimine peggiore.

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