lunedì 21 marzo 2011

"Lui è un blu!" "Lei è una rossa!" "E io so' rosa. Checcefrega?! So' pure daltonico."


Nella fattispecie, i blu e i rossi sono nani da giardino attraverso i quali viene fatta rivivere la faida tra Montecchi e Capuleti. (Per la cronaca, il rosa è un fenicottero di plastica.) Tra torti, vendette, controvendette e gare di corsa sui tosaerba, ogni tanto vien fuori il morto, anzi, il frantumato. Naturalmente, come vuole la tragedia di Shakespeare, sboccia l'amore tra due giovani delle rispettive fazioni e tutto si complica ulteriormente. 

Diretto dallo stesso regista di Shrek 2, non è certo un capolavoro di comicità e originalità. É una storiella semplice, buonista, anche un pizzichino sdolcinata, basata soprattutto sulle gag d'azione e sottolineata dalle canzoni di Elton John. Il doppiaggio italiano è un disastro, con un minestrone stomachevole di tutti i dialetti possibili e immaginabili. 

Al contrario dell'opera originale qui c'è l'inevitabile lieto fine ma il messaggio contro l'odio e la disuguaglianza viene trasmesso bene. 

Per bambini-ini-ini.

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