domenica 17 aprile 2011

"Ho dodici anni da tantissimo tempo."


Remake americano dell'omonimo film svedese del 2008 di Tomas Alfredson tratto dal romanzo di John Ajvide Lindqvist. 

Si racconta l'amicizia tra un ragazzino emarginato, vessato dai bulletti della scuola e una giovane vampira, autrice dei consueti delitti che le permettono di sopravvivere, la cui condizione la pone in un ovvio disagio esistenziale. 

Il film originale era un capolavoro sulla perdita dell'innocenza ed uno dei migliori film di vampiri degli ultimi anni. Quest'inutile remake all'americana, diretto da Matt Reeves, regista di Cloverfield, sposta l'azione da Stoccolma al Nuovo Messico ed è edulcorato dalle tematiche di pedofilia e scoperta della propria omosessualità riducendosi ad un horror anonimo, con qualche buon momento e un'atmosfera azzeccata, scene splatter in computer grafica scadente ed epilogo involontariamente comico. 

Guardatevi l'originale. E, in ogni caso, mille volte meglio questo che un qualsiasi episodio di Twilight.

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